29.5.12

l'età dei sogni a 30 anni








Mi ritrovo a maggio imbrigliata tra i libri di scuola. Una nuova inaspettata esperienza di maturità mi aspetta. Sembra un tuffo nel passato.
La mattina, la testa è pesante e non c'è voglia di alzarsi, la scrivania è lì pronta a chiamarmi coi sui centimetri di fogli scritti e fotocopie molto cool vista l'abbondanza di "fluo" che le ricopre. 
Barcollando arrivo scalza in cucina e butto giù la prima tazza di thè nero e bollente della giornata. La prima di una lunga interminabile serie che alle due del pomeriggio è già da super tachicardia in atto.
Infilo il tutone, lego i capelli e inizio.. inizio a sentire un pò di musica, inizio a giocare con facebook, inizio a leggere i giornali on-line... insomma inizio a fare tutto ciò che normalmente fa un adolescente per scappare dalla morsa di panico che gli prende all'avvicinarsi alla scrivania. 
Dopo mezz'ora scatta la pausa caffè, rimpiango i ditributori dell'università, quando il caffè significava una chiacchierata, e vado avanti.. passo indistintamente dal tappeto alla scrivania al mio letto.. immersa tra un cuscino a righe e l'altro a fiori, trovo la posizione e cerco di scovare la voglia.. poi mi accorgo che in questo mio continuo moto e "autoconvincimento" a concludere qualcosina di reale con un pò di studio, ho riaperto il cuore a sensazioni che pensavo sopite, rimosse, addormentate al primo caldo della primavera che sta facendosi attendere sospirando.. la sensazione di essere "ancora piccola", quella che ti fa vivere bene il tuo tempo senza ansie del domani, che ti fa uscire di pomeriggio in vespa solo per il piacere del vento nei capelli, per sapere che quello che accadrà sarà un problema che può aspettare, come sta già facendo la fotocopia fluo o l'ultimo libro che volevi finire.
La sensazione di essere un pò più vicina a quel mondo che è parte della crescita di tutti, quando vai in giro con le Superga (e magari continui a farlo pure adesso a trent'anni ma con tutt'un altro mood) e inizi a godere di sole e mare dai primi di Giugno, quando i capelli ti sanno di sere estive e ci si da l'appuntamento ai baretti per un gelato, quando le tue t-shirt sono tutte a righe e le cuffie sono sempre alle orecchie, quando porti lo smalto sbeccato e sogni l'amore con quello della classe a fianco.. 


quando vivi il tuo tempo e sai che la maturità è solo la sensazione di sapere chi sei davvero: senza apparenze, senza pesantezze, senza nulla'altro che non sia tu.





(tumblr)

13.5.12

Mothers are beautiful





Sono la nostra sveglia al mattino, magari “canticchiante” il primo giorno di primavera mentre spalanca il balcone, sono la precisione di un orologio svizzero quando fanno da promemoria alla nostra “to-do-list” , sono le tre domande più frequenti da quando sei al mondo: “hai mangiato? Che fai, esci? Mica torni tardi?”, sono quel “si” che ci viene detto nonostante tutto perché ahinoi l’epoca dei no è passata già qualche tempo fa, sono quelle che ci hanno insegnato a essere curiosa, a girare le città e la frittata in padella, ad avere l’occhio per i particolari e a scegliere le nuance del trucco che più ci dona.

12.5.12

Costiera,pomeriggio e amiche: il mercatino dell'usato


Un pomeriggio di sole, una macchina stracolma e la Costiera Amalfitana: giusto all’inizio, lì dove riesci a vedere quell’angolo di mare che Salerno distesa tiene stretto.
Il tepore tipico della primavera che da noi ha già il sapore di creme abbronzanti, sedie a sdraio e parei leggeri.
Un casa carina, molto allegra e poche amiche.

È il mercatino dell’usato e del baratto che abbiamo organizzato per disfarci di quello che c’è in armadio, che non mettiamo più, che aspetta il cambio stagione per prendere aria, dei vecchi jeans ancora ben tenuti che “ah come sarebbe bello se ancora c’entrassi!!.. ma come facevo ad entrarci??” ..certo certo, la dieta la si comincia sempre lunedì.. di quale anno e quale mese poi è un mistero pari a quello che ti attanaglia quando, con un vestito da mettere nude-look, ti chiedi: “ma come le mantengo? Chili di scotch?!” .. ma questa è un’altra storia.., di tutte le Tee che hai accumulato negli anni e che tanto credi sempre che ne avrai un bisogno spasmodico e che continui a comprare, magari una carestia o una fuga immediata in un rifugio antiatomico possano impedirtelo a breve, delle scarpe che non metti più, troppo alte, troppo basse, o solo “troppo”, perché un motivo per dare via un paio e prenderne un nuovo lo si trova di certo più facilmente dell’I-phone nella tua mega borsa. Di tutte le chincaglierie, i monili e gli oggetti generatori di dlin-dlin che tanto ci piace comprare perché forse il suono fa da richiamo e noi “no” proprio non sappiamo dirglielo… poi si sa, tra amiche, esce qualsiasi cosa e si gioca a scambiarsi la roba come quando da bambina ti mancavano proprio quelle due figurine per finire l’album.. insomma con uno stato di necessità che sembra pari a quello per cancellare il debito dei paesi poveri nel mondo..




Scherzi e ironia a buon mercato a parte, che mi piace fare su questo nostro mondo femminile sempre in movimento e sempre pieno di necessità vere o apparenti , queste sono le poche righe scritte per un pomeriggio carino, che tende a dare una botta di vita alla crisi e che fa impegnare il tempo in buona compagnia, che si preoccupa dell’ambiente, preservandolo da montagne di sacchi di indifferenziata e che ti rende felice con poco.


Tutto condito da un’adorabile padrona di casa, un palazzetto della costiera vista mare e i colori di un soffice divano Roche Bobois a farci sentire coccolate: Meraviglia!! 


















11.5.12

quando è un venerdì, di sole.


Come quando ti svegli col sole dal tuo balconcino sul mondo e riesci a respirare solo primavera,
quando t’accorgi che stai nuovamente girando scalza per casa perché non è più freddo,
quando ti concedi fette biscottate e miele per colazione perché ti sei messa già in testa il “week-end mode on”. Anche con la dieta.
quando il tuo “breakfast tea” si sposa meravigliosamente con i Cure di sottofondo, profondamente innamorati del venerdì come te del resto,
quando pensi che tra la passeggiata con la tua quattro zampe, l’incontro dell’allegra coppia gay che gestisce quel baretto che fa tanto buono il caffè, il ragazzo che t’aiuta a portare su la frutta per il tuo pranzo, e quel nuovo libro che hai appena preso perché è da troppo che lo sospiravi, ti senti decisamente in pace col mondo..

quando senti che sarà tutto dolce come un cupcake, che sarai serena, che avrai solo buoni motivi per sorridere, decidi  che il tuo  pomeriggio sarà in compagnia dell’altra metà del cuore che ancora non hai riempito. E chiami le tue amiche.






9.5.12

Questo spazio aformadime






Questo spazio è per gli amanti della Vita e per gli spasimanti della civiltà.
Per chi sogna di vivere e per chi semplicemente sogna.
Non uno spazio su di me ma per me.

Questo spazio non è altro che una collezione di idee, piuttosto che un coordinamento di esse: organizzatele secondo una vostra scelta, servirà meglio e forse, sarà presto a forma di voi. Magari usandolo, leggendolo così.. ad apertura di pagina (web)

Questo spazio è pensato un po’ come quando si dipinge: a riprese, a ritocchi, a particolari.
Uno spazio così non lo si finisce mai. Continua.
Probabilmente lo licenzierò non finito, continuando a vivere. Perché no, a ridere.

Questo spazio è scritto per parti, per brani, per aforismi: desiderio di isolare i pensieri, esprimerli brevemente.
Nessuna imposizione di punti di vista, se mai, utile ad eccitare contraddizioni e spunti: perché un blog è un colloquio. Forse solo nella follia parliamo davvero soli.

Questo spazio non raccoglie idee “nuove”: credo che nessuna idea possa dirsi davvero originale.
Piuttosto mi piace pensare che le idee si ricevano e si riesprimano, in un susseguirsi di scambi che fa trovare giusta l’espressione “m’è venuta un’ idea”... quando siamo riusciti proprio a trovarla, non certo a metterla in vita facendola prendere forma. 




Questo spazio terrà assieme un po’ di me, nelle infinite volte in cui mi perdo e mi ritrovo dietro a un pensiero che poi finisce sul post-it in bilico nell’agenda. Attraverso i mille modi in cui si agitano le mie passioni che a stento riesco a tener strette tra le valigie sempre pronte, le corse sui tacchi sempre in ritardo, i bicchieri di vino con le amiche nei pomeriggi di sole e i pochi metri quadri di parquet dove mi piace tornare. Tornare a essere me. 










(Tumblr)